mercoledì 27 gennaio 2016

Davvero una bella... grande scommessa

La Grande Scommessa (titolo originale “The Big Short”, tratto dal libro di Michael Lewis) del regista Adam McKay (conosciuto solo per pellicole di serie B) racconta cosa accade prima dello scoppio della grossa bolla immobiliare negli Stati Uniti ovvero di come mentre tutti credevano che il mercato americano fosse il più stabile di tutti, un piccolo gruppo di individui (interpretati da Christian Bale, Ryan Gosling, Steve Carell, ma nel cast figurano anche Marisa Tomei e Brad Pitt) percepì quanto stava per accadere e si arricchì scommettendo contro il sistema.
Si tratta di una storia vera e quello che è ancor più grave è il fatto di scoprire come una delle più grandi crisi economiche della storia risulti esser stata architettata da alcuni disonesti di Wall Street, i quali hanno pensato di poter guadagnare un mucchio di soldi vendendo pacchetti azionari fasulli, che come unica garanzia avevano l’affidabilità di quelle persone che pur di comprarsi una casa erano pronte a chiedere un mutuo a tasso variabile.
In milioni hanno perso casa e lavoro ma gran parte dei colpevoli l’ha fatta franca e senza perderci neanche un dollaro.
Un film dalle ottime pretese che ha l’unica pecca di perdere leggermente ritmo nel finale. Una pellicola che con i tempi serrati e precisi del montaggio sostiene l’uso della macchina da presa quasi altalenante. La sceneggiatura è eccellente (in particolare alcuni dei monologhi di apertura) e molto originale per il modo in cui vengono coinvolti con naturalezza anche personaggi dello show-biz (Margot Robbie o Selena Gomez), certamente valorizzata dalla bravura di tutti gli attori, sia di quelli dai nomi altisonanti “acchiappa-pubblico” che di quelli considerati secondari. Spiccano su tutti i personaggi di Carrel e di Bale, rispettivamente nei panni del cinico operatore finanziario Mark Baum e dello stralunato e introverso analista Micheal Burry che prima di tutti aveva intravisto una falla nel sistema.Un film irriverente e cinico, capace di coinvolgere il pubblico nonostante la lunghezza complessiva e l’uso continuo di termini economici di difficile comprensione e di raccontare il mondo della finanza senza mezzi termini, colpendo a fondo l’orgoglio made in USA e allo stesso tempo mettendo a nudo l’amoralità dell’uomo di fronte al dio denaro.

giovedì 14 gennaio 2016

Assolo: la storia di una donna magnificamente imperfetta

Dopo aver dimostrato di stare a suo agio dietro la macchina da presa in Ciliegine, la magnifica Laura Morante è torna a vestire i panni di regista, ma anche sceneggiatrice (insieme a Daniele Costantini) e protagonista, della deliziosa e garbata pellicola intitolata Assolo.
La storia è completamente intessuta intorno a Flavia (Morante), una donna cinquantenne in piena crisi di mezz’età che, dopo aver affrontato due matrimoni, due figli e diversi fidanzati e amanti sembra aver perso la bussola. Si sente sola e non si conosce a tal punto da non riuscire a raccontare nulla di sé neanche alla psicoterapeuta (Piera Degli Esposti), alla quale preferisce raccontare la vita degli altri. Ha perso ogni interesse verso di sé, ma soprattutto verso una vita vuota e piena solo di ricordi di altri. Una donna insicura e fragile che si è sempre annullata per gli uomini con cui è vissuta e ha fatto di tutto pur di compiacerli. Incapace di tener testa ai suoi ex anche dopo la fine delle loro unioni, è diventata persino amica delle rispettive compagne. Anche le sue amicizie non fanno che indebolirla, perché in continua balia delle vicissitudini di quelle donne così disinibite, caparbie e lontane dal suo modo di vedere le cose.
C’è molto teatro in questo film e lo si percepisce sin dalla prima scena. Davvero ottimo infatti l’inizio che miscela alla perfezione la teatralità del sogno e la voce fuori campo della protagonista che già ci fa entrare in un mondo di insicurezze e mancanza di autostima poi sottolineate con grande garbo durante le varie sedute psicanalitiche.
Nel cast ci sono anche altri attori di tutto rispetto come Angela Finocchiaro, Francesco Pannofino, Marco Giallini, Gigio Alberti, Lambert Wilson, Donatella Finocchiaro, Edoardo Pesce, e Filippo Tirabassi.Una commedia non troppo pretenziosa, dal ritmo lento ma non certamente noioso, che invita palesemente le donne di ogni età, anche se imperfette, a guardare sempre avanti e ad amarsi di più, perché solo in questo modo riusciranno a essere amate anche dagli altri.