L’ultima opera del regista Wes Anderson, Moonrise Kingdom, è stato il film d’apertura
della 65ª edizione del Festival di Cannes e sarà distribuito in Italia solo a dicembre;
quindi vi chiederete… come mai parlarne così tanto in anticipo se neanche
l’hai visto!?
Diciamo che volevo semplicemente sfogarmi del fatto di
quanto io ami e odi allo stesso tempo questo bravissimo cineasta.
Me ne sono innamorata dopo aver conosciuto la famiglia
Tenembaum… ho amato tutto di quel film: una colonna sonora meravigliosa, la
particolarità dei dettagli nei costumi e negli arredi e la maestria di tutti gli
attori. Così quando uscì Le avventureacquatiche di Steve Zissou, non
ci pensai neanche un secondo e andai subito al cinema, anche se il trailer non
mi aveva convinta poi molto… infatti fu una catastrofe e odiai tutto del film (non
ho avuto neanche il coraggio di concedergli una seconda chance e rivederlo!).
Nel 2007 fu la volta de Il treno per il Darjeeling e dopo aver visto solo pochi secondi
del trailer lo adoravo già! Persino quando vidi il piccolo ma prelibato
cortometraggio che precedeva la visione della pellicola, Hotel Chevalier… mi dissi che era
fatta: Wes Anderson era di nuovo nell’Olimpo dei miei registi preferiti!
Dopo essermi deliberatamente persa Fantastic Mr. Fox (quel
genere di cinema di animazione non fa davvero per me!), ecco finalmente il
ritorno di Anderson sul grande schermo con una nuova pellicola.
Purtroppo ho il brutto vizio di decidere se andare a vedere un film
sulla base di quanto venga conquistata dal trailer e più rivedo questo, più mi
dà da pensare! Non manca certo un cast stellare di tutto rispetto… ci sono
molti degli attori che amo di più, come Edward Norton e Bill Murray, quindi
andrei di corsa a vederlo solo per questo, ma manca qualcosa… spero tanto di
sbagliarmi!
Ecco un piccolo sunto della storia estrapolato dal web. Nell’estate del 1965, su un’isola del New England, dove vive Suzy, una ragazzina dodicenne incompresa dai genitori, si trova in campeggio Sam, uno scout, senza genitori, che è stato affidato a una famiglia la quale purtroppo lo considera un tipo difficile per continuare ad occuparsene. I due si conoscono per caso, si innamorano e decidono di scappare insieme. Questa fuga serve in apparenza solo per scomporre la dura verità quotidiana dei due adolescenti disadattati, ma in realtà cerca proprio di richiamare l’attenzione di quel mondo adulto a cui sono così tanto indifferenti.
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