Dopo aver dimostrato di stare a suo agio dietro la macchina da presa in Ciliegine, la magnifica Laura Morante è torna a vestire i panni di regista, ma anche sceneggiatrice (insieme a Daniele Costantini) e protagonista, della deliziosa e garbata pellicola intitolata Assolo.
La storia è completamente intessuta intorno a Flavia (Morante), una donna cinquantenne in piena crisi di mezz’età che, dopo aver affrontato due matrimoni, due figli e diversi fidanzati e amanti sembra aver perso la bussola. Si sente sola e non si conosce a tal punto da non riuscire a raccontare nulla di sé neanche alla psicoterapeuta (Piera Degli Esposti), alla quale preferisce raccontare la vita degli altri. Ha perso ogni interesse verso di sé, ma soprattutto verso una vita vuota e piena solo di ricordi di altri. Una donna insicura e fragile che si è sempre annullata per gli uomini con cui è vissuta e ha fatto di tutto pur di compiacerli. Incapace di tener testa ai suoi ex anche dopo la fine delle loro unioni, è diventata persino amica delle rispettive compagne. Anche le sue amicizie non fanno che indebolirla, perché in continua balia delle vicissitudini di quelle donne così disinibite, caparbie e lontane dal suo modo di vedere le cose.
C’è molto teatro in questo film e lo si percepisce sin dalla prima scena. Davvero ottimo infatti l’inizio che miscela alla perfezione la teatralità del sogno e la voce fuori campo della protagonista che già ci fa entrare in un mondo di insicurezze e mancanza di autostima poi sottolineate con grande garbo durante le varie sedute psicanalitiche.
Nel cast ci sono anche altri attori di tutto rispetto come Angela Finocchiaro, Francesco Pannofino, Marco Giallini, Gigio Alberti, Lambert Wilson, Donatella Finocchiaro, Edoardo Pesce, e Filippo Tirabassi.Una commedia non troppo pretenziosa, dal ritmo lento ma non certamente noioso, che invita palesemente le donne di ogni età, anche se imperfette, a guardare sempre avanti e ad amarsi di più, perché solo in questo modo riusciranno a essere amate anche dagli altri.
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