Nessuno vorrebbe che una cena tra amici degenerasse a tal
punto! La commedia agrodolce (il cui titolo originale in francese è Le prénom),
portata sul grande schermo dai registi Alexandre de La Patellière e Matthieu
Delaporte, sostiene un buon ritmo di battute congeniali dai tempi stretti e ben
studiati, che fanno emergere una dialettica ricca e allo stesso tempo
nascondono un’analisi sociale di gruppo.
Durante una apparentemente normale e simpatica cena fra
vecchi amici, uno scherzo degenera a tal punto da causare una serie di litigi e confessioni a catena che portano
alla luce vari problemi di coppia e segreti di famiglia da sempre taciuti per
il bene comune.
Il tutto ha inizio in un appartamento di Parigi e la
staticità degli ambienti ricorda molto una rappresentazione teatrale… va
ricordato, infatti, che la sceneggiatura nasce proprio da una pièce portata in
teatro in Francia. Mi è stato quasi impossibile non pensare alla verbosa
battaglia condotta tra le quattro mura di un borghese appartamento newyorkese, che fa da sfondo all’ultimo splendido film di Roman Polanski, Carnage, in cui due
famiglie si scontrano per parlare del cattivo comportamento dei propri figli. Alla fine, però, finiranno
per mettere in discussione tutto, partendo dal ruolo di genitore a quello di marito e moglie o più semplicemente a quello di uomo e donna.
Ma torniamo alla nostra storia...
Vincent (Patrick Bruel), incalzato dai suoi amici, decide di rendere noto ai suoi amici il nome con cui lui e la sua compagna, Anna (Judith El Zein), vorrebbero chiamare il loro primogenito, ma si tratta solo di una burla ben architettata. La sorella, Elisabeth (Valérie Benguigui) insieme al marito Pierre (Charles Berling) e l’amico d’infanzia Claude (Guillaume de Tonquédec) non riescono ad accettarlo. A poco a poco lo scherzo prende piede e trasformerà la cena in un dibattito accesso dove iniziano a volare parole molto pesanti e ognuno dei commensali non resisterà dal mettere alla gogna i difetti degli altri.
Ma torniamo alla nostra storia...
Vincent (Patrick Bruel), incalzato dai suoi amici, decide di rendere noto ai suoi amici il nome con cui lui e la sua compagna, Anna (Judith El Zein), vorrebbero chiamare il loro primogenito, ma si tratta solo di una burla ben architettata. La sorella, Elisabeth (Valérie Benguigui) insieme al marito Pierre (Charles Berling) e l’amico d’infanzia Claude (Guillaume de Tonquédec) non riescono ad accettarlo. A poco a poco lo scherzo prende piede e trasformerà la cena in un dibattito accesso dove iniziano a volare parole molto pesanti e ognuno dei commensali non resisterà dal mettere alla gogna i difetti degli altri.
Non è semplice come sembra scegliere il nome di un figlio,
anche perché sarà quello che deciderà la sua popolarità o impopolarità nel
corso della sua esistenza… tra i banchi di scuola, tra i compagni adolescenti e
anche in età adulta. Tutto ciò perché si dà importanza a quello che gli altri
pensano di noi e delle nostre scelte, anche quando si tratta semplicemente di un nome. Si finisce come per viviere una
sorta di ansia da prestazione, perché si vorrebbe che fosse originale ma non
troppo, che non suonasse troppo arcaico o che non risultasse troppo lungo da creare storpiature.
Allora non avete voglia di scoprire quale sia il nome della discordia nella scoppiettante commedia Cena tra amici?
Allora non avete voglia di scoprire quale sia il nome della discordia nella scoppiettante commedia Cena tra amici?
P.s.: Molto simpatica la scelta di proporre nei titoli di
apertura del film solo il nome di battesimo dei vari attori e di tutte le
persone che hanno collaborato alla pellicola.
Nessun commento:
Posta un commento