Non vi sto neanche a dire come mai mi è venuta in mente
questa ricetta, infatti, basta citare il titolo del film, tratto dall’omonimo
romanzo di Fannie Flag: Pomodori verdi fritti (alla fermata del treno). Una pellicola che risale al lontano 1991 ed è stata girata
dal poco noto regista Jon Avnet, che continua sicuramente ad avere maggior
successo come produttore cinematografico. Si tratta comunque di un ottimo film
tutto al femminile (in alcuni tratti molto noir), che riesce a esaltare il
valore dell’amicizia e a insegnare che non ci si deve mai arrendere nella vita.
Quando uscì il film nelle sale, molti critici ebbero da ridere sul fatto che Avnet
non avesse approfondito come nel libro il rapporto omosessuale tra le due
protagoniste.
Evelyn (Kathy Bates), una casalinga depressa di mezza età,
incontra in una casa di riposo la vivace ottantenne Ninny (Jessica Tandy) che
le racconterà la storia di una profonda amicizia tra due giovani donne vissute
nell’America razzista degli anni ’30, Idgy (Mary Stuart Masterson) e Ruth (Mary-LouiseParker), le quali gestivano il Whistle Stop Café (alla fermata di un treno che
non c'era più), conosciuto da tutti per la sua specialità ovvero i pomodori verdi
fritti del titolo.
Stimolata dal racconto delle peripezie affrontate da quelle
due giovani, Evelyn riuscirà a cambiare la sua vita.
Bando alle ciance…veniamo alla ricetta!
I pomodori verdi fritti non sono da confondere con i
pomodori acerbi, in quanto sono una razza di pomodori a sé stanti dal gusto
particolare, che sono quasi privi di semi e vanno consumati solamente cotti. Ciò
nonostante ho preferito scegliere di preparare questa ricetta con una tipologia
di pomodoro differente. Si tratta del cuore di bue. Non è difficile da trovare
nei negozi di frutta e verdura o al supermercato: ha
un colore roseo e un gusto molto delicato.
Ingredienti: 2 pomodori cuore di bue, farina di mais, farina
00, pan grattato, 2 uova, sale, origano, olio di semi, burro
Procedimento:
1) Lavate i pomodori e tagliateli a rondelle grandi e
spesse;
2) Salateli e metteteli in uno scolapasta, in modo da far
scolare tutta l’acqua che perderanno;
3) In
una ciotola sbattete le uova con il sale e un pizzico di origano (questo l’ho aggiunto di testa mia, perché adoro questa spezia);
4) Passare le fette di pomodoro ben scolate nella farina 00 e poi nell’uovo e nella
miscela di farina di mais e pan grattato;
5) Friggete in una padella con un po' di olio di semi e burro, fino a quando l’impanatura
sarà diventata ben dorata e croccante.
Se devo essere completamente sincera, preferisco di gran
lunga friggere altre verdure, ma l’esperimento è comunque riuscito. :P
P.s.: In fondo al libro potete trovare la ricetta originale,
che non prevede l’uso dell’uovo e per friggere viene usato il burro invece che l’olio.
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