La pellicola venne presentata alla 58° edizione del Festival
Internazionale del Cinema di Berlino, vincendo il premio della giuria, ma fece
man bassa di diversi prestigiosi riconoscimenti come il premio BAFTA come
miglior film straniero, il premio Cesàr per la mia migliore opera prima e il
premio come miglior attrice protagonista agli European Film Awards.
Dopo aver trascorso quindici
lunghi anni in carcere Juliette (una Kristin Scott Thomas magistrale nella sua
recitazione come sempre) ottiene la libertà, ma il ritorno alla normalità e
alla vita non sarà affatto semplice. Si trasferisce nella casa a Nancy (nella
Lorena, a sud-est della Francia) della sorella minore Léa (Elsa Zylberstein),
dove vive insieme al marito Luc (Serge Hazanavicius), alle due simpaticissime figlie
adottive e al nonno (Jean-Claude Arnaud).
Juliette inizialmente si sente
una perfetta estranea anche con la sorella che praticamente non ha visto
crescere e non sente di conoscere; eppure grazie all’affetto e all’amore della famiglia
di Léa, Juliette riuscirà a sbloccarsi e a trovare un posto nel mondo, uscendo
da quella corazza fatta di lunghi e assordanti silenzi.
A causa della sua condanna per
infanticidio Juliette era stata abbandonata sia dal marito, che non era
riuscito a perdonarla, che dalla sua famiglia, la quale l’aveva completamente
cancellata dalla propria esistenza, proibendo anche all’allora adolescente Léa
di mantenere qualsiasi tipo di rapporto con la sorella omicida.
Soltanto alla fine, in un crescendo meraviglioso e triste allo stesso
tempo, le due sorelle riusciranno a ritrovarsi e lo spettatore viene finalmente
a conoscenza delle ragioni per cui Juliette ha potuto compiere un gesto così
orrendo.
La prima sera che Juliette arriva a casa della sorella viene servita per cena una Quiche Lorraine ovvero una ricetta tipica della zona della Lorena, che è poi diventata uno dei piatti più famosi della cucina francese nel mondo.
La prima sera che Juliette arriva a casa della sorella viene servita per cena una Quiche Lorraine ovvero una ricetta tipica della zona della Lorena, che è poi diventata uno dei piatti più famosi della cucina francese nel mondo.
Ingredienti: 1 confezione di pasta brisè, 4 uova, 140 gr groviera grattugiato, 160 gr pancetta affumicata, 200 ml panna, noce moscata, pepe e sale
Procedimento:
1) Coprire con la pasta brisè il fondo di una teglia rotonda dal diametro di circa 26 cm;
2) Bucherellare il fondo con l'aiuto di una forchetta e ricoprire la pasta con un foglio di carta da forno colmo di fagioli secchi (o qualsiasi altro tipo di legume a vostra disposizione);
3) Mettere in forno (preriscaldato) a 180° per circa 20 minuti;
4) Trascorso il tempo necessario per far cuocere appena la pasta brisè, togliere i fagioli con la carta da forno e spennellare il fondo con un albume appena sbattuto. Rimettere di nuovo in forno per altri 10 minuti a 160° in modo da creare una bella doratura;
5) A parte tagliare a dadini la pancetta affumicata e scottarla appena in acqua bollente, dopodiché adagiarla sul fondo della quiche insieme al formaggio grattugiato;
6) Sbattere le uova (3 intere e 1 tuorlo) in una ciotola insieme alla panna, un pizzico di noce moscata, pepe e sale;
7) Versare il composto ottenuto nella teglia in modo da ricoprire sia la pancetta che il formaggio;
8) Infornare a 180° per circa 25 minuti;
Tanto buona... quanto calorica purtroppo! Quindi se volete alleggerirvi la coscienza potete sostituire la pancetta della farcitura con delle verdure come funghi o zucchine.
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