Tutti gli inguaribili romantici adorano i film del regista Gary Marshall (noto per le sue commedie rosa ben confezionate come Pretty Woman, Paura d'amare e via discorrendo), perché riesce a creare pellicole con la giusta dose di spensieratezza e romanticismo. Campione d’incassi è stato senza dubbio Se scappi, ti sposo (titolo originale Runaway Bride, 1999), forse anche perché vide il fortunato ritorno della coppia Julia Roberts e Richard Gere, supportati da un ottimo cast tra cui figurano nomi come la bravissima Joan Cusack e l'istrionico Hector Elizondo.
Ike Graham (Gere) è un giornalista di New York della famosa testata USA Today, che è sempre alla ricerca di un ottimo scoop per la sua rubrica e per caso si imbatte nella stramba storia di Maggie Carpenter (Roberts), la padrona di una ferramenta, a cui piace torturare gli uomini scappando letteralmente da loro e abbandonandoli sull’altare. La "sposa che scappa", però, non ci sta e scrive una lunga lettera al direttore del giornale (nonché ex-moglie dello stesso giornalista), in cui esige delle scuse ed elenca tutte le cose non vere citate nell’articolo. Lui viene licenziato immediatamente, ma, pur di vendicarsi, decide di andare a verificare di persona la veridicità dei fatti narrati e si reca così nel piccolo paesino dove vive Maggie. A mano a mano conoscendo tutti i membri della famiglia, i suoi amici e il futuro fidanzato (ma anche tutti gli altri poveretti che sono stati lasciati dalla donna-virago), Ike si rende conto di quanto poco la conoscano gli altri, a cui piace molto beffeggiarsi di lei e delle sue disavventure amorose. Non appena lui le fa capire di amarla e di aver capito (meglio di lei) cosa si meriti veramente, le chiede di sposarlo. Tutto sembra filare liscio, quando anche stavolta Maggie scappa via… Solo dopo che lei avrà fatto ordine nella sua vita, sarà pronta a ritornare da lui per un finale romantico alla Marshall.
La ricetta di oggi è tratta dal momento in cui Ike incontra Maggie in pasticceria, dove lei è andata a scegliere la torta e i pupazzetti da mettervi in cima. Simpatico siparietto tra i due, che si conclude con il giornalista che se ne va comprando dei dolci panini alla cannella, il cui profumo aveva inondato l’intero negozio.
La ricetta di oggi è tratta dal momento in cui Ike incontra Maggie in pasticceria, dove lei è andata a scegliere la torta e i pupazzetti da mettervi in cima. Simpatico siparietto tra i due, che si conclude con il giornalista che se ne va comprando dei dolci panini alla cannella, il cui profumo aveva inondato l’intero negozio.
I panini alla cannella, meglio noti come Cinnamon rolls, sono ottimi per la colazione o una merenda sfiziosa. Si tratta di piccoli dolci lievitati nativi del Nord Europa (molto probabilmente della Svezia), ma adottati anche nel Nord America. Io ne sono rimasta entusiasta!
Ingredienti:
Per l’impasto: 250 g farina Manitoba, 250 g farina 00, 1 cubetto di lievito di birra, 50 g zucchero semolato, 50 g burro, 1 uovo, 250 g latte parzialmente scremato, un pizzico di sale e una fialetta di vaniglia (oppure un baccello intero)
Per il ripieno: 100 g di zucchero semolato (o di canna) e un cucchiaio di cannella in polvere
Per la glassa (a piacere): zucchero a velo e acqua naturale q.b.
Procedimento:
1) Sbriciolare il lievito di birra e scioglierlo nel latte appena intiepidito;
2) Versare la farina in una ciotola capiente e disporla a mo’ di fontana;
3) Unire il lievito sciolto nel latte insieme a tutti gli altri ingredienti e iniziare a impastare energicamente;
4) Dopo aver ottenuto un impasto liscio ed elastico, lasciarlo riposare fin quando, grazie a una lievitazione di circa 2 ore, avrà raddoppiato di misura;
5) Dopodiché prendere l’impasto e stenderlo, facendo in modo che assuma una forma rettangolare spessa circa mezzo centimetro;
6) Distribuire su tutta la superficie lo zucchero profumato alla cannella e arrotolare poi l’impasto in modo da ottenere un lungo rotolo (N.B.: in molte versioni si suggerisce di unire allo zucchero e alla cannella del burro ammorbidito, ma io ho optato per una versione più light);
7) Tagliare con delicatezza il rotolo di pasta in fettine spesse circa un centimetro e mezzo;
8) Disporre le fette ottenute su di una teglia coperta con della carta forno e lasciar lievitare fino a quando i panini non avranno di nuovo raddoppiato di volume;
9) Infornare nel forno già caldo a 180°C per circa 25-30 minuti fino a quando la superficie dei panini sarà ben dorata;
10) Decorare a piacere quando sono ancora caldi con una semplice glassa, ottenuta mescolando lo zucchero a velo con pochissima acqua.
P.s.: Giusto per restare in tema, mi sembrava carino richiamare nella foto l’idea di due sposini (disegnati da me)!!! ;)
Ingredienti:
Per l’impasto: 250 g farina Manitoba, 250 g farina 00, 1 cubetto di lievito di birra, 50 g zucchero semolato, 50 g burro, 1 uovo, 250 g latte parzialmente scremato, un pizzico di sale e una fialetta di vaniglia (oppure un baccello intero)
Per il ripieno: 100 g di zucchero semolato (o di canna) e un cucchiaio di cannella in polvere
Per la glassa (a piacere): zucchero a velo e acqua naturale q.b.
Procedimento:
1) Sbriciolare il lievito di birra e scioglierlo nel latte appena intiepidito;
2) Versare la farina in una ciotola capiente e disporla a mo’ di fontana;
3) Unire il lievito sciolto nel latte insieme a tutti gli altri ingredienti e iniziare a impastare energicamente;
4) Dopo aver ottenuto un impasto liscio ed elastico, lasciarlo riposare fin quando, grazie a una lievitazione di circa 2 ore, avrà raddoppiato di misura;
5) Dopodiché prendere l’impasto e stenderlo, facendo in modo che assuma una forma rettangolare spessa circa mezzo centimetro;
6) Distribuire su tutta la superficie lo zucchero profumato alla cannella e arrotolare poi l’impasto in modo da ottenere un lungo rotolo (N.B.: in molte versioni si suggerisce di unire allo zucchero e alla cannella del burro ammorbidito, ma io ho optato per una versione più light);
7) Tagliare con delicatezza il rotolo di pasta in fettine spesse circa un centimetro e mezzo;
8) Disporre le fette ottenute su di una teglia coperta con della carta forno e lasciar lievitare fino a quando i panini non avranno di nuovo raddoppiato di volume;
9) Infornare nel forno già caldo a 180°C per circa 25-30 minuti fino a quando la superficie dei panini sarà ben dorata;
10) Decorare a piacere quando sono ancora caldi con una semplice glassa, ottenuta mescolando lo zucchero a velo con pochissima acqua.
P.s.: Giusto per restare in tema, mi sembrava carino richiamare nella foto l’idea di due sposini (disegnati da me)!!! ;)
Nessun commento:
Posta un commento