giovedì 6 febbraio 2014

Dallas Buyers Club: semplicemente da vedere!

Il film Dallas Buyers Club è tratto da una storia vera ed è stato magistralmente diretto da Jean-Marc Vallée (noto per C.R.A.Z.Y e The Young Victoria) e interpretato in modo memorabile da Matthew McConaughey, Jared Leto e Jennifer Garner.
Texas (1986) – i dottori diagnosticano a Ron Woodroof (McConaughey) di essere affetto dall'HIV e gli pronosticano solo 30 giorni di vita. Egli, però, decide di non arrendersi tanto facilmente e di cercare un rimedio, che lo porterà a sopravvivere fino al 1992.
Un uomo omofobo, volgare, alcolizzato e tossicodipendente, che, grazie alla malattia, riesce a cambiare rotta nella sua vita. Costretto a rivalutare ogni sua valore e credo, perché da quando tutti pensano che anche lui sia un omosessuale (visto che all'epoca l'HIV era considerata esclusivamente la malattia dei gay), inizia a vedere tutto con occhi diversi.
Ron non si arrende al calvario che lo aspetta e inizia a studiare, perché vuole ricorrere ai ripari e cercare una cura qualsiasi per sfuggire alla morte. Non potendo testare per certo un nuovo farmaco contro i sintomi della malattia, l'AZT, decide di provarlo lo stesso, rubandolo tramite un infermiere in ospedale. Una volta, però, che non riuscirà più ad accedere al medicinale, decide di avvalersi dell'aiuto di un medico in Messico, il quale gli comunica la forte dannosità del farmaco testato sul suo organismo, cominciandolo invece a curare con vitamine e una proteina (peptide T), che sembrano fare il loro effetto. Ecco allora che gli balena in testa l'idea di voler importare e rivendere questi farmaci di contrabbando a quanti ne hanno bisogno, in modo da poter inizialmente lucrare sui malati come lui ma poi donare anche a loro qualche speranza ovvero qualche mese di vita in più. Fonda così il Dallas Buyers Club con il sostegno di un transessuale drogato, Rayon (un Jared Leto strabiliante, tornato a recitare per il grande schermo dopo diversi anni, dedicati per lo più alla sua musica con il gruppo 30 seconds to Mars).
Ron, quindi, si trasforma in paladino di una causa in cui nessun altro voleva credere per paura di contrarre una malattia ancora sconosciuta e che fa scoppiare una tormentata lotta contro l'FDA (Food and Drug Administration), garantista degli interessi delle grandi case farmaceutiche, poiché i suoi farmaci si riveleranno più efficaci di quelli autorizzati per i trial di sperimentazione.
La sua morte non sarà vana, perchè la sua dura lotta contro la malattia e contro le potenti case farmaceutiche ha dato la possibilità di far riconoscere davanti alla legge il diritto di ogni malato di poter tentare trattamenti ancora non riconosciuti.
Strabilia il fatto di come McConaughey sia riuscito a scrollarsi di dosso i soliti ruoli da sex-symbol in filmoni acchiappa-pubblico al botteghino e abbia saputo finalmente dimostrare di essere un attore molto sopra la media. Da sempre sottovalutato per il suo bell'aspetto, è riuscito a imbruttirsi, dimagrendo molti chili e a regalare un'interpretazione indimenticabile e toccante, che gli ha già garantito numerosi riconoscimenti a livello internazionale.
Il film gira quasi completamente intorno al protagonista e forse una maggiore esaltazione avrebbe meritato il personaggio del transessuale di Jared Leto (che ricorda molto i tratti del protagonista di Breakfast on Pluto), il quale regala dei momenti davvero intensi e ironici.
Un film ottimo sotto ogni punto di vista, che ti prende allo stomaco, commuove e garantisce delle interpretazioni da urlo, ma che fa anche riflettere su un problema purtroppo ancora attuale e che, anche se in qualche modo potrebbe sembrar voler strizzare l'occhiolino verso il pubblico, vuol semplicemente raccontare la storia di un uomo comune e dai tratti detestabili, che ha saputo redimersi, scoprendo il suo lato buono dormiente.


Nessun commento:

Posta un commento