giovedì 10 dicembre 2015

Il sapore del successo e l'arroganza di uno chef

Il sapore del successo del regista John Wells (noto forse per il recente I segreti di Osage County) è un film che loda il buon cibo e la ricerca della grande cucina attraverso il fascino di Bradley Cooper.
Adam Jones (Cooper), chef stellato scorbutico che ha buttato via il suo successo e la sua vita per colpa di droga, alcool e donne, vuole tornare alla ribalta, ripartendo da un ristorante di Londra con l'obiettivo di guadagnare la tanto ambita terza stella Michelin.
Nonostante la sua rinomata bravura di trasformare anche i sassi in piatti eccezionali, Adam deve sperare in una seconda occasione, riconquistando la fiducia di molti amici, cuochi e responsabili di sala, che hanno perso molto per colpa sua.
La sua caparbietà e il suo carisma lo faranno tornare sulla breccia e al contempo capirà anche che non è possibile riuscire in qualcosa di grande senza l'aiuto di qualcuno, specialmente qualcuno in cui si ha completa fiducia.
Sicuramente si tratta di un film dal sapore decisamente commerciale (e a tratti anche un po' scontato), ma che può vantare un ottima sceneggiatura, valorizzata dal montaggio serrato e una buona regia.
Un grande cast, tra cui spiccano Daniel Brühl, Omar Sy e Uma Thurman in un brevissimo cameo, ma brillano decisamente i due personaggi femminili principali: Sienna Miller è ipnotica (anche se poco convincente quando tira la pasta), ma la simpatia della psicoterapeuta Emma Thompson cattura anche se ha poche pose di scena.
Peccato davvero che si parli troppo poco dei piatti e la storia della preparazione resti nascosta dietro le padelle e i fornelli. Lo dico con rammarico perchè ero prontissima a prendere spunto anche solo per un piatto e invece tutto sfugge e si giunge all'impiattamento senza seguire il fil rouge della lenta ricerca degli ingredienti e dell'oculata preparazione dietro ogni piccolo dettaglio che i grandi chef dedicano per rendere particolari e grandi anche i piatti più poveri.