lunedì 8 ottobre 2012

Il pane di Marcellino


La ricetta di oggi è stata preparata prendendo spunto da uno dei primi film che ricordo di aver visto da bambina ovvero Marcellino pane e vino (1955). Tratto dal romanzo di José María Sanchez Silva, il film di Ladislao Vajda narra la storia di un orfanello che viene allevato da un gruppo di frati in un convento in Spagna agli inizi dell’Ottocento. Crescendo il piccolo Marcellino inizia a sentirsi solo non avendo altri bambini con cui giocare, fin quando, un giorno, recandosi di soppiatto in soffitta, trova un crocefisso di legno. Vedendo il Cristo in croce così scheletrico, Marcellino, in tutta la sua semplicità da bambino, crede che sia affamato e decide così di portargli un pezzo di pane e un bicchiere di vino. In quel momento Gesù prende vita e accetta il pasto che il bambino gli aveva offerto. Marcellino continuerà ogni giorno a fargli visita, instaurando così un vero rapporto di amicizia e quando lo pregherà di poter vedere finalmente la mamma che non ha mai conosciuto, verrà esaudito. Frate Tommaso (soprannominato Fra Pappina perché si occupava di far da mangiare nel convento) assiste di nascosto alla scena e, chiamando a raccolta anche gli altri fratelli, tutti vedranno Gesù scendere dalla croce e portare con sé il piccolo Marcellino. Da quel giorno molte persone accorreranno ogni anno sulla tomba del bambino per ricordare il miracolo avvenuto.
La pellicola fu presentata in concorso all’ottava edizione del Festival di Cannes e ancora oggi rimane il film spagnolo di maggior successo nel mondo. In Italia era considerato uno dei film culto nelle piccole sale parrocchiali proprio per il messaggio religioso che contiene, anche se, come dice Mereghetti, “spinge spudoratamente sul pedale della commozione”.

La scena che mi ha ispirata è proprio quella in cui Marcellino sgattaiola in cucina e ruba una fetta di pane ricomponendo poi l’enorme filone che Fra Pappina aveva già tagliato. Non so che tipo di pane cucinasse il frate nel film, ma ho voluto immaginare che si trattasse di un morbidissimo e gustoso pan brioche... il classico tipo di pane che ti invita a mangiarne una fetta dopo l'altra insieme a qualsiasi cosa commestibile e a portata di mano: affettati, formaggi, marmellate, miele o nutella. 

Ingredienti: 500 gr farina 00, 100 gr burro, 150 ml latte, 25 gr lievito di birra, 2 uova, 25 gr zucchero e un pizzico di sale. (N.B.: Se non volete che il pan brioche sia troppo giallo all’interno, posso consigliarvi di usare un uovo in meno e di aggiungere 50 ml di latte.)

Procedimento:
1) Fare una fontana con la farina e al centro versare le uova, lo zucchero e il burro ammorbidito;
2) Dopo aver aggiunto anche il lievito sciolto precedentemente nel latte tiepido, lavorare tutti gli ingredienti fino a ottenere un impasto compatto;
3) Coprire con un canovaccio e lasciar lievitare per un'ora circa (l'impasto dovrà raddoppiare le sue dimensioni);
4) Con la pasta creare un filoncino da inserire in uno stampo rettangolare lungo 24 cm e lasciar lievitare nuovamente per circa un'ora;
5) Spennellare il filoncino con un uovo sbattuto e infornare a 180° per 45 minuti (N.B.: Lasciare raffreddare il pan brioche prima di tagliarlo a fette).


P.s.: Ho deciso di regalarvi una vera e propria chicca nel caso non la conosceste: la recensione di Marcellino pane e vino di Johnny Palomba, recitata dal grande Valerio Mastandrea.

Nessun commento:

Posta un commento