
Nella mia regione, le Marche, le sfrappe sono uno dei più comuni e tipici dolci di Carnevale, ma sono conosciute benissimo in tutta Italia con nomi diversissimi tipo frappe o chiacchiere, che potete trovare in diverse versioni ovvero cosparse di zucchero semolato o a velo, con il miele, il cioccolato oppure inzuppate con l’alchermes (proprio come piacciono a me).
Giusto due brevi parole per il film come mio solito. Straziami ma di baci saziami è una commedia italo-francese, divertentissima grazie a un magnifico Nino Manfredi con un inconfondibile dialetto ciociaro, una svampita Pamela Tiffin e un Ugo Tognazzi dai capelli rossi posticci in un interpretazione da sordomuto indimenticabile.
Marino (Manfredi) va a Roma e per caso incontra Marisa (Tiffin, doppiata in dialetto marchigiano) e se ne innamora perdutamente. Molte difficoltà ostacoleranno, però, l’amore dei due; in particolare le malelingue che hanno fatto credere a Marino che la sua amata è stata una poco di buono. Marisa fugge e decide di sposare (forse per pietà) il sarto Umberto (Tognazzi). Un giorno, però, i due si rincontrano e il loro amore si riaccende di una tale passione, che decidono di far fuori il marito di lei… Insomma una commedia riuscitissima costellata da innumerevoli gag.
In una scena i tre personaggi si ritrovano a festeggiare il carnevale in una sorta di trattoria/ristorante. La Tiffin è travestita da splendida fata turchina, mentre Manfredi, vestito da improbabile ballerina spagnola e Tognazzi da indiano pellerossa, improviseranno insieme anche diversi passi di danza. Tornando al loro tavolo il cameriere offre loro il dolce e allora Marino/Manfredi gli risponde: "A Carnevale dalla frappa non si scappa!"
Ecco a voi la mia personale versione delle sfrappe!!!
Ecco a voi la mia personale versione delle sfrappe!!!
Ingredienti (per 10 persone)
Per l'impasto: 5 uova, farina 00 q.b. (per un impasto abbastanza compatto), 1 cucchiaio raso di zucchero, 1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva, 1 cucchiaio di rhum (oppure un liquore a piacere), la buccia grattugiata di 1/2 limone e un pizzico di sale
Per friggere: 1 litro circa di olio di semi di girasole
Per la finitura: alchermes e zucchero semolato
Procedimento:
1) Preparare la farina a mo' di fontana e rompere le uova nel mezzo, aggiungendo lo zucchero, l'olio, il limone grattugiato (a piacere), il liquore e il pizzico di sale;
2) Impastare il tutto fino a quando il composto non risulti omogeneo e compatto;
3) Porzionare in piccole parti l'impasto e stenderle con l'aiuto della nonna papera (oppure con il mattarello), fino a portarle allo spessore di 2-3 mm;
4) Tagliare le sfrappe con una rotella dentata o con un semplice coltello per una lunghezza e larghezza variabile a seconda dei gusti (N.B. normalmente uso tagliarle di circa 8x4 cm);
5) Nel frattempo mettere a scaldare dell'olio di semi di girasole (oppure quello che usate normalmente per friggere) e quando sarà arrivato a temperatura, poco alla volta iniziare a buttare le sfrappe in cottura;
6) Dopo averle fatte dorare leggermente, scolarle dall'olio e poggiarle su della carta assorbente;
7) Una volta freddate, disporle a strati su di un vassoio e cospargerle di alchermes e zucchero semolato.
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