giovedì 30 maggio 2013

Soli o male accompagnati?

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A volte si finisce per non accorgersi che troppa libertà può far male, nascondendo in realtà un forte senso di solitudine. Non voler sentire la necessità di legami affettivi per troppo tempo, ci può portare a non sentire nemmeno più il calore delle persone che ci restano accanto nonostante tutto...
Questo è un po' quello che succede alla protagonista del film Viaggio sola, Irene (una splendida Margherita Buy), l'ospite a sorpresa ovvero l'ispettrice severissima mandata in incognito negli alberghi a 5 stelle, che ha il compito di testare l'affidabilità di queste strutture ricettive di lusso, scrutando ogni loro piccolo difetto o mancanza.
Costretta a giudicare continuamente per lavoro, non riesce a non farlo anche con quelli che più ama, come la sorella Silvia (una meravigliosa Fabrizia Sacchi), un po' svampita e stressata, anche a causa del calo di libido del marito (un Giammarco Tognazzi bravo come un tempo), come anche l'insicuro ex fidanzato storico Andrea (Stefano Accorsi, che sembra invecchiato di venti anni... ma cosa gli è successo?), che è divenuto ormai un amico inseparabile. 
Irene non ha alcun desiderio di stabilità, si sente libera e privilegiata. Ma è vera libertà la sua? Qualcosa metterà in discussione questa certezza... anche se alla fine lei è già contenta della sua vita in continuo movimento e non sente il bisogno di mettere radici.
Dopo L'uomo che ama (che sinceramente non ho amato per niente!!!), la regista Maria Sole Tognazzi è tornata in carreggiata con questa pellicola e riesce a offrire allo spettatore una storia bella e genuina e al contempo uno spettacolo visivo che è pura poesia per gli occhi. Le inquadrature sono fenomenali in ogni istante e catturano l'essenza dei personaggi ma anche dei vari luoghi visitati come Parigi, Marrakech, San Casciano dei Bagni o Berlino.
Come dice Irene alla fine del film... Have a nice journey!

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