lunedì 12 agosto 2013

Dalla cucina di Zinos...

Nel 2009 il giovane regista turco/tedesco Fatih Akin (vincitore dell’Orso d’oro a Berlino nel 2004 con La sposa turca) presentò sul grande schermo Soul Kitchen, un film davvero divertente dai tempi comici giusti con un cast ben assortito e variegato e una colonna sonora magistrale.
Zinos (Adam Bousdoukos) è un ragazzo di origini greche che possiede lo strambo ristorante "Soul Kitchen" ad Amburgo, conosciuto da pochi affezionati clienti per i piatti alquanto sudici che è capace di proporre.
Quando la sua ragazza, Nadine, si trasferisce a Shanghai per lavoro, decide di abbandonare la sua terra madre e raggiungerla in Cina, perché è la donna della sua vita e non vuole lasciarla andare.
Cosa fare però con il ristorante? L’unico parente prossimo a cui affidarlo è il fratello Illias (Moritz Bleibtreu), (ex-) ladruncolo che ha appena ottenuto la semi-libertà sulla parola e ha il permesso di uscire di prigione se in possesso di un contratto di lavoro, ma che ha il brutto vizio del gioco.
Sembra che ogni cosa vada per il meglio quando, con l’aiuto di un chef scorbutico (Birol Ünel) conosciuto per caso (che gli insegnerà i trucchi del mestiere), viene rivoluzionato il menù del ristorante con piatti sofisticati ma gustosi e una nuova campagna di comunicazione riesce ad attirare una clientela più giovane.
Fatte le valigie, Zinos è pronto per andarsene, ma quasi tutto non andrà come previsto… ma se la caverà grazie all’aiuto dei suoi amici!
La ricetta di oggi non è certamente la più bella che potessi scegliere da questo film, ma era anche una delle poche di cui conoscessi effettivamente il nome.
Alla cena di addio per Nadine con tutta la sua famiglia, lo chef del ristorante fa una sfuriata davanti a tutti i clienti, perché uno di loro si è permesso di chiedere un gazpacho caldo.

Il gazpacho è uno dei cibi più rinomati della gastronomia spagnola e non è altro che una zuppa ricca e gustosa servita assolutamente fredda. Piatto originario dell’Andalusia (sud della Spagna), creato dai contadini che la portavano con sé nei campi come spuntino rinfrescante.
Veniamo alla preparazione!


Ingredienti: 300 gr pomodorini datterini, 1 peperone rosso (da 150 gr), 1 cetriolo (da 100 gr), 1 cipolla  bionda (di piccole dimensioni), 1 spicchio d'aglio (di medie dimensioni), 100 gr mollica di pane, 3 cucchiai di olio extra vergine d'oliva, peperoncino, pepe e sale

Procedimento:
1) Tagliare la crosta dal pane e, dopo aver riposto la mollica in una ciotola, versarvi abbastanza acqua e aceto (in eguali quantità) e lasciar ammollare  per bene;
2) Nel frattempo mondare i pomodorini e tagliarli a metà e, non appena frullati, aiutarsi con un colino ed eliminare tutti i residui di semi e bucce;
3) Sbucciare il cetriolo e tagliarlo a rondelle e tagliare il peperone, eliminando i semi all'interno;
4) Riporre le verdure spezzettate in un recipiente e, dopo aver aggiunto la cipolla e lo spicchio d’aglio e unito la mollica strizzata, procedere a frullare il tutto finché non sarà diventato una crema liscia;
5) Condire con l’olio extravergine di oliva, il peperoncino, il sale e il pepe e aggiungere qualche goccia di aceto se necessario;
6) Mettete a riposare il gazpacho in frigorifero per almeno un'ora;
7) Tagliare a cubetti la crosta del pane usata per la mollica in modo da formare dei piccoli crostini di accompagnamento, che verranno dorati in forno per 10 minuti a circa 200°;
8) Servire il gazpacho freddo in ciotole o persino eleganti bicchieri da Martini, accompagnato con i cubetti di pane tostato.

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