lunedì 1 ottobre 2012

Melanzane pour toujours!

Con il film Un’ottima annata il regista Ridley Scott regala una commedia romantica adatta a tutti i palati, che si discosta da quel genere di pellicole cupe e tristi a cui ci ha abituato nel corso della sua eclettica carriera (es.: Alien, Blade Runner,Soldato Jane o Il Gladiatore). Max Skinner (Russel Crowe), avido e senza scrupoli broker della City londinese, viene a conoscenza da un notaio francese della morte del suo caro zio Henry (Albert Finney), che non vedeva da anni e si scopre erede di tutti i suoi averi ovvero un magnifico château immerso in un’incantevole cornice provenzale e circondato da una lussureggiante vigna che ricorda molto “un quadro di Cezanne”. Facendo ritorno in quelli che erano stati i luoghi della sua infanzia, Max riassapora il vero gusto della vita che non è più scandita dai ritmi frenetici di un lavoro che forse non gli appartiene poi molto come crede.  Il suo piano di sbarazzarsi della tenuta al primo venditore e tornarsene subito a Londra sarà però ostacolato da vari inconvenienti. In particolare, l’incontro con la fascinosa Fanny Chenal (MarionCotillard) e la figlia (il)legittima di suo zio (Abbie Cornish) che lo porterà a interrogarsi su cosa conti davvero nella vita: l’ambizione e il successo oppure l’amore e la pace con se stessi. 

A furia di sentir parlare di polifenoli, bouquet, aromi e tannini, anche i più scettici bevitori di vino come me, concorderanno che sale un’irrefrenabile voglia di farsi un bel bicchiere in compagnia. Come dice Albert Finney in una battuta iniziale del film:
Io amo fare il vino perché questo nettare sublime è semplicemente incapace di mentire. Vendemmiato presto o tardi non importa. Il vino ti bisbiglierà in bocca sempre con completa e imperturbabile onestà ogni volta che ne berrai un sorso.
Ma veniamo a noi… Durante la cena a casa del vigneron, Monsieur Francis Duflot (Didier Bourdon), vengono serviti fromage, allodole senza testa, il civet di cinghiale marinato in vino rosso e sangue spremuto della carcassa, funghi della regione e il caviar d'aubergine… ovvero la ricetta di oggi.
Il caviar d'aubergine (o più semplicemente il caviale di melanzane) è una semplice e gustosa cremina, ottima da gustare se accompagnata con dei crostini di pane. Chi l’ha assaggiata, l’ha giustamente definita… troppo melanzanosa. Per quanto mi riguarda posso dire che è stata un’idea buona su come sfruttare al  meglio le ultime melanzane nell’orto, in modo così da ricordare gli ultimi ed evanescenti profumi d'estate.
INGREDIENTI: 2 melanzane di medie dimensioni, 1 vasetto piccolo di yogurt greco, 1 rametto di rosmarino, 1 rametto di maggiorana fresca, 3 foglie di basilico fresco, 1 spicchio d’aglio, succo di mezzo limone, sale, pepe nero, coriandolo e olio extra vergine di oliva
PROCEDIMENTO:
1) Lavate le melanzane e tagliatele a metà per il senso della lunghezza e strofinateci sopra lo spicchio d'aglio;
2) Sopra ogni melanzana praticate un’incisione a scacchiera non troppo profonda;
3) Cospargete la superficie di ciascuna melanzana con un po’ d'olio e , dopo aver inserito nelle spaccature le varie erbe aromatiche (rosmarino, maggiorana e basilico) tritate grossolanamente, aggiungete il sale, il coriandolo e il pepe nero;
4) Ricomponete la melanzana e avvolgetele in un foglio d'alluminio, sigillando bene i bordi in modo da non far fuoriuscire i succhi di cottura;
5) Infornare a 180°-200° e far cuocere per circa un'ora;
6) Una volta tolte dal forno, lasciarle intiepidire e poi procedere a scavare la polpa di ciascuna melanzana con  un cucchiaio;
7) Tagliare la polpa al coltello e ripassarla un momento in padella con un filo d’olio in modo da perdere tutta l’acqua in eccesso;
8) Aggiungere il succo di mezzo limone e lo yogurt greco e se necessario anche un pizzico di sale e pepe (N.B.: non soddisfatta della consistenza ottenuta ho passato il tutto con il mixer per qualche secondo in modo da rendere la polpa come una sorta di mousse).


La ricetta di questo caviale di melanzane è tratta da un mix di ricette che ho spizzicato qua e là in internet. Mi raccomando: va conservato in frigo e non dura per più di due o tre giorni.

P.S.: Come vedete dalla foto, mettendola in un baratollino da conserve è anche un'idea simpatica da regalare.

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